In un periodo storico cruciale, in cui sempre più giovani soffrono di disturbi del comportamento alimentare, il governo decide inizialmente di tagliare i fondi per la cura e il supporto di questa patologia, abbandonando circa 22 mila pazienti, per poi fare un passo indietro e stanziare un nuovo fondo speciale di 10 milioni.
Ma sarà sufficiente? Facciamo un pò di chiarezza in merito.
I
disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un′alterazione del rapporto con il cibo e con il proprio corpo. Sono considerati tra i disturbi mentali più diffusi, soprattutto tra le donne, ma possono colpire anche gli uomini, specie in età adolescenziale.
I principali DCA sono l′
anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Ognuno di essi presenta sintomi e caratteristiche specifiche, ma tutti hanno in comune una forte preoccupazione per il peso e l′immagine corporea.
L′
anoressia nervosa è caratterizzata da una restrizione estrema dell′alimentazione, accompagnata da una paura ossessiva di ingrassare. Le persone affette da questo disturbo tendono a ridurre drasticamente le quantità di cibo ingerite, a volte arrivando a digiunare completamente. Inoltre, possono avere comportamenti compensatori come l′uso di lassativi o diuretici o l′eccessivo esercizio fisico.
La
bulimia nervosa si manifesta invece con episodi ricorrenti di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori come il vomito autoindotto o l′uso di lassativi. A differenza dell′anoressia, le persone bulimiche mantengono un peso corporeo nella norma o leggermente superiore.
Il
BED è caratterizzato da abbuffate compulsive senza alcun tipo di controllo sul cibo ingerito. Le persone che ne soffrono spesso mangiano in modo frenetico e in grandi quantità anche quando non hanno fame. A differenza della bulimia, non ci sono comportamenti compensatori e quindi le persone con BED tendono ad avere un peso corporeo più elevato.
Oltre a questi disturbi principali, esistono anche altre forme di DCA come l′
ortoressia (ossessione per il cibo sano), la
pica (consumo di sostanze non alimentari) e il disturbo da evitamento/ristrutturazione dell′alimentazione (DAR). Inoltre, molte persone possono presentare sintomi di più DCA contemporaneamente.
Le
cause dei DCA sono multifattoriali e comprendono fattori biologici, psicologici e sociali. Tra i fattori di rischio ci sono
l′insoddisfazione per l′immagine corporea, la pressione sociale per essere magri, traumi o abusi subiti durante l′infanzia, bassa autostima e disturbi dell′umore come ansia e depressione. I DCA possono avere gravi
conseguenze sulla salute fisica e mentale delle persone che ne soffrono. La malnutrizione può portare a problemi cardiaci, osteoporosi, danni ai reni e al fegato. Inoltre, i comportamenti compensatori come il vomito possono causare danni all′esofago e ai denti. A livello psicologico, i DCA possono portare a isolamento sociale, depressione, ansia e pensieri suicidi.
Il
trattamento dei DCA è complesso e richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge psichiatri, psicologi, nutrizionisti ed eventualmente altri specialisti. Il primo passo è riconoscere il problema e chiedere aiuto. Il trattamento può includere terapia individuale e di gruppo, supporto nutrizionale e, in alcuni casi, farmaci.
È importante sottolineare che i DCA non sono una scelta o una moda, ma vere e proprie malattie che richiedono un trattamento adeguato.
È fondamentale sensibilizzare l′opinione pubblica su questi disturbi e promuovere una cultura del corpo sano e accettazione di sé. In conclusione, i disturbi del comportamento alimentare sono patologie complesse che possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle persone che ne soffrono. È importante riconoscere i sintomi e chiedere aiuto per poter intraprendere un percorso di guarigione. Con il giusto sostegno e trattamento, è possibile superare i DCA e vivere una vita sana e felice.
Alla luce di quanto spiegato, ci si chiede quindi, quanto questo provvedimento che colpisce milioni di pazienti (soprattutto giovani) e figure professionali adeguate, sia giusto e indispensabile e soprattutto se i 10 milioni extra stanziati dopo le manifestazioni in 28 piazze italiane siano sufficienti per fronteggiare tali problematiche o se non sia il caso di rivedere e rivalutare il tutto.